Le stime parlano chiaro: in futuro il trend degli e-commerce subirà una vorticosa impennata. Il web infatti è una vetrina virtuale in grado di attrarre un gran numero di utenti di età e tipologia diverse. Molte persone aprono un sito e-commerce per arrotondare i compensi mensili (da affiancare quindi ad un impiego principale), altre perché vogliono rilanciare la propria attività commerciale avvalendosi della tecnologia, altre ancora perché sono in crisi con il lavoro e vogliono inventarsi un’attività online redditizia.
Approfondimenti:
E-commerce: quello che bisogna sapere per aprirne uno
Qualunque sia la motivazione che vi porta a vendere online con un e-commerce, è necessario conoscere alcune cose importanti. La maggior parte delle persone ritiene infatti che non vi siano particolari adempimenti fiscali o burocratici per dare avvio ad un’attività di questo genere. Nulla di più sbagliato! Aprire un e-commerce è come aprire un negozio fisico in una qualunque città, solo che occupa lo spazio virtuale di un server di Rete.
Essere all’oscuro delle principali norme che regolano la vendita online aumenta il rischio di imbattersi in qualche spiacevole disavventura. Prima di intraprendere un’attività commerciale tramite e-commerce potete concedervi un periodo di prova utilizzando uno dei tanti marketplace presenti sul web. C’è anche la possibilità di pubblicare inserzioni gratuite su portali di annunci o sul famoso Ebay. Ad esempio, queste soluzioni sono ideali per chi ha intenzione di vendere merce già usata o che non utilizzate.
Se invece intendete realizzare un’attività commerciale che sia continuativa e redditizia dovete seguire alcuni adempimenti di tipo fiscale ed anche tecnico (per la realizzazione di un sito che sia il più possibile funzionale per gli utenti).
Vendere online: l’e-commerce e l’aspetto fiscale
Raccogliere informazioni e notizie su Internet è sicuramente importante, ma se avete intenzione di aprire un e-commerce è preferibile farvi guidare da un commercialista di fiducia. Inoltre, avrete bisogno di un grafico web e di un tecnico che realizzino un sito impeccabile, sia dal punto di vista estetico che funzionale. Partendo dal presupposto che si tratta di una vera e propria attività di vendita (anche se si svolge online), come tale comporta delle spese iniziali. Esattamente come succede quando volete aprire un negozio fisico nella piazzetta della vostra città. Prima di tutto, è necessario aprire una partita Iva (che non è obbligatoria nel caso di annunci sporadici sui marketplace o siti di annunci, oppure se non si supera un determinato importo di fatturato).
Le spese iniziali di un’attività e-commerce non sono per nulla eccessive, anzi. Rispetto ad un negozio fisico l’e-commerce non prevede l’affitto di un locale per la vendita o per allestire deposito, magazzino o per il personale. Le piccole attività di vendita online possono utilizzare il metodo del “dropshopping” per ottenere un risparmio sulle spese relative ai locali. La tecnica del dropshopping consiste nel vendere la merce di un grossista senza tenerla in magazzino. Nel momento in cui viene venduta, il grossista provvede a spedirla direttamente ai clienti.
Qualsiasi negozio di vendita online deve iscriversi alla Camera di Commercio, Industria e Agricoltura. Il commercialista saprà consigliarvi su questo tipo di adempimento, e sulla segnalazione necessaria agli organi competenti per l’avvio dell’attività (S.C.I.A.) L’operazione potrà essere effettuata direttamente online.
Perché aprire un’e-commerce
Se siete indecisi circa la possibilità di vendere online i vostri prodotti sui marketplace presenti sul web o sui siti di annunci gratuiti oppure di aprire un’attività e-commerce, vi consiglio di optare per la seconda. In linea di principio con un e-commerce si può guadagnare di più e ritagliarsi una cospicua nicchia di acquirenti sul mercato. Non c’è nessuna percentuale da versare, ed il guadagno è tutto per l’imprenditore online che rischia una attività di questo tipo. Se dal punto di vista economico conviene di più, un e-commerce comporta però una maggiore cura nella promozione online dei prodotti messi in vendita. A tal fine bisogna imparare ad utilizzare i motori di ricerca, i social network, le newsletter e i blog aziendali.